Assdintesa Treviso organizza per i mesi di gennaio e febbraio due appuntamenti alla “Riscoperta di Treviso” : visita al museo di Santa Caterina e al Duomo di San Pietro e Paolo, la Sala del Capitolo della Chiesa di San Nicolò e le Case Affrescate.
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Domenica 12 gennaio 2025 : Visita al museo di Santa Caterina e Duomo di San Pietro e Paolo
La visita si svilupperà per l’intero pomeriggio con eventuale cena in un locale o pizzeria del centro.
Il ritrovo è per le ore 14,15 all’entrata del museo Santa Caterina di Treviso mentre la visita agli affreschi delle storie di Sant’Orsola inizierà puntualmente alle ore 14.30.
La guida professionista abilitata ci accompagnerà nel museo per circa 1 ora e 30; potremo in seguito visitare autonomamente la preziosa Pinacoteca del museo.
Il complesso di Santa Caterina, aperto al pubblico come museo nel 2002, è costituito dalla sconsacrata Chiesa trecentesca, che accoglie gli affreschi delle Storie di Sant’Orsola di Tomaso da Modena (anno 1355 circa), dalla Galleria d’arte medievale, rinascimentale e moderna (Pinacoteca) e dalla Sezione archeologica. Nella sezione archeologica (inaugurata nel 2007) trovano collocazione reperti che documentano oltre 100.000 anni di attività umana nel territorio trevigiano, dalla preistoria fino all’epoca Romana.
La Pinacoteca, completamente riallestita nel 2018, permette di godere dell’arte in un ambiente carico di storia ma completamente rinnovato nelle modalità espositive. In ideale raccordo con gli splendidi cicli pittorici della ex Chiesa. L’itinerario muove dalle testimonianze affrescate medievali per giungere al Settecento, con una selezione di circa 150 opere che sottolineano la stretta interazione del Museo con il territorio, i collezionisti, gli artisti che a Treviso hanno operato. In un contesto di grande pregio architettonico accoglie capolavori dal XIII al XVIII secolo, opera di artisti come Gentile da Fabriano, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Lorenzo Lotto, Tiziano, Jacopo da Bassano, Paris Bordon, Rosalba Carriera, Francesco Guardi, Giandomenico Tiepolo.
All’uscita ci incammineremo verso il Duomo di Treviso per ammirare l’Annunciazione del Tiziano e le altre opere ivi custodite accompagnati da una guida volontaria ma esperta facente parte dell’iniziativa” Chiese aperte” della Diocesi di Treviso con inizio alle ore 17.00.
Adesione entro il 7 gennaio 2025.
Link di approfondimento:
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Sabato 8 febbraio 2025: La Sala del Capitolo della Chiesa di San Nicolò – Case Affrescate
Passeremo assieme l’intera giornata con pranzo in un locale tipico del centro di Treviso. Il programma di massima prevederà questi appuntamenti:
- ore 10,00 ritrovo davanti al Seminario vescovile; seguirà la visita alla sala del Capitolo del Seminario vescovile, appena restaurato con i preziosi affreschi di Tommaso da Modena appena restaurati; visita al tempio di San Nicolò per ammirare le opere d’arte ivi contenute e la sua storia millenaria attraverso il racconto di una guida;
- ore 12.30 pranzo (menù tipico);
- ore 15.00 passeggiata accompagnati da una guida per il centro di Treviso per la visita alle case affrescate del centro.
Adesioni entro il 31 gennaio 2025.
La Sala del Capitolo
L’antico convento domenicano di S. Nicolò a Treviso, oggi sede del Seminario vescovile, custodisce un rarissimo esempio di sala capitolare – l’ambiente destinato alle più importanti riunioni della comunità religiosa – pervenuta dal Medioevo sino a noi con un corredo decorativo sostanzialmente integro e perfettamente leggibile nelle sue valenze iconografiche. Prendendo spunto da una preesistente decorazione pittorica duecentesca, di cui recupera la monumentale Crocifissione che campeggia sulla parete di fondo, il pittore emiliano Tomaso da Modena (1325 – 1379 ca.) dipinse qui nel 1352 uno dei più straordinari episodi pittorici del tardo Medioevo occidentale, il celebre Ciclo dei Domenicani illustri. Con una monumentalità evidentemente memore della lezione di Giotto, ma con un realismo fisionomico assolutamente inedito per l’epoca, il ciclo raffigura una teoria di santi, papi, cardinali, teologi o comunque personaggi illustri appartenuti all’Ordine domenicano, colti in meditazione o intenti nelle diverse fasi dell’attività scrittoria presso la biblioteca attiva all’epoca nel complesso trevigiano.
Una curiosità da ricordare sono i particolari raffiguranti Ugo di Saint-Cher e Nicolò di Rouen, ritenute le prime opere pittoriche a riportare rispettivamente degli occhiali e una lente d’ingrandimento.
Case affrescate
Treviso, come altre città del Veneto (Venezia, Padova, Verona, Feltre, Castelfranco, Belluno…), è definita “Urbs picta”, ovvero “la città dipinta”.
Questo lo deve alle numerose facciate di edifici pubblici, palazzi nobili, case di famiglie in vista e sottoportici che furono decorati ad affresco, e in alcuni casi a graffito, dal Trecento al Cinquecento.
Sono stati contati più di 600 edifici affrescati a partire dal XIII secolo di cui quasi 500 nel Centro Storico.
L’uomo in ogni parte del mondo ha decorato la sua abitazione sin dall’antichità per ragioni estetiche, per motivi di distinzione, ma anche per manifestare i suoi ideali religiosi, politici e culturali.
Nel Duecento, con l’istituzione del Libero Comune (anno 1164 con diploma di Federico Barbarossa che permetteva anche di erigere mura difensive e case con portici), Treviso avvia un rinnovamento edilizio: le case fino a quell’epoca costruite in legno, vengono realizzate da quel momento in laterizio. Questo materiale però doveva essere ricoperto di intonaco per poter essere protetto meglio. E su questo strato protettivo vennero realizzate decorazione ad affresco, tecnica che vede l’applicazione di colore su intonaci ancora freschi era già diffusa in epoca romana.
Link di approfondimento:
- Sala del Capitolo
- Treviso città dipinta
- Affreschi Ortazzo
- Edicola Funebre Romana
- Ca’ dei Ricchi
- Palazzo Piazza Sant’Andrea
INFO E ADESIONI:
Assdintesa Treviso: Giorgio Benetton 347 8226160 anche mezzo WhatsApp.
Ulteriori indicazioni su come raggiungere i punti di ritrovo, i ristoranti prenotati e i parcheggi più vicini saranno fornite qualche giorno prima della iniziativa.